Questo articolo è dedicato ad un grande fotografo che, per mea culpa, ho scoperto da poco.
Nato a Shangai nel 1931 si trasferì con la famiglia ad Hong Kong all’età di 17 anni. Ed è proprio qui che nasce come fotografo, raccontandola non per la città caotica che era e che è diventatata nel corso degli anni, ma per farla sembrare quasi una città tranquilla, dove a dominare non era/è il caos ma la tranquillità. Riusci in questo concentrando il suo sguardo fotografico sui dettagli, sui contrasti, sulle luci e sulle ombre, sulle geomterie che le strutture gli presentavano davanti gli occhi. In poche parole, in una megalopoli in cui gli essere umani, camminando, si scontrano l’un l’altro lui è riuscito ad isolarli, a farli sembrare i soli esseri viventi presenti.
Anche il gioco di geomtrie e la ricerca compositiva sono di alto livello fotografico. Fotografie in cui indirizza, con maestria, lo sguardo dell’osservatore dove vuole lui, creaando o annullando l’effetto di tensione visiva.
Questa è la sua mentalità:
“Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano.. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro”
Da non perdere, cerca la sua vita e le sue foto sul web.
Nella speranza che questo articolo abbia aggiunto qualcosa al tuo essere fotografo ti do appuntamento al prossimo articolo.