La legge di reciprocità è valida sia in fotografia analogica che in quella digitale. Conoscerla ci consente di prevedere e impostare una esposizione desiderata partendo da una prima misurazione effettuata.
Tutte le emulsioni fotografiche, e i sensori digitali, sono soggette/i alla legge della reciprocità. La legge in pratica consiste nel fatto che una scena, correttamente esposta a f11 con un tempo di 1/60, avrà la stessa intensità di illuminazione, e correttezza di esposizione, variando i parametri ad f16 e 1/30. Ovviamente cambiano gli effetti sulla profondità di campo che sarà più profonda (si passa da f11 a f16, quindi si chiude l’apertura e si aumenta la profondità di campo), e sul movimento che sarà più esaltato (si passa da 1/60 a 1/30, quindi ad un tempo più lento). Riassumendo, la legge di reciprocità ci dice per ogni coppia tempo/apertura vi è un’altra coppia che produrrà un esposizione dall’intensità luminosa, e un’esposizione corretta, uguale alla precedente, ma con effetti diversi. In foto è riportato un’esempio pratico.
Inoltre, ad esempio, variando solamente gli ISO con una sensibilità doppia, occorre compensare la minore richiesta di luce chiudendo il diaframma di uno stop, o dimezzando il tempo di esposizione.